TERRORISMO: UN "LUPO SOLITARIO" PRONTO A COLPIRE - Rosario SORRENTINO

NEUROLOGO. DIVULGATORE SCIENTIFICO
ROSARIO SORRENTINO
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TERRORISMO: UN “LUPO SOLITARIO” PRONTO A COLPIRE
Il “lupo solitario” è presente, è tra noi, ci segue, studia i nostri movimenti, le nostre abitudini. Sembra uno qualunque, insospettabile e invece no perché è un abile e potenziale killer seriale, “a sangue freddo”, un professionista del crimine a piede libero, un uomo perfettamente addestrato a colpire e uccidere in ogni momento persone inermi.
Ma chi è costui? È un ruminatore ossessivo di rabbia che freme, non vede l’ora, eccitato com’è dall’idea di urlare al mondo intero il suo odio, il suo disprezzo. La sua mente è in assetto di guerra, lui è lucido, determinato e motivato a portare a termine, a concludere un’azione eclatante.
Lui nello stress ci sguazza, si sente a suo agio, ha messo in conto, sa già che potrà morire sul campo e pensa: “o la va o la spacca”. Cosa vuole da noi? Osserviamolo bene: i suoi occhi, il suo sguardo, il suo corpo parlano chiaro: vuole strapparci la vita, cancellarci per sempre. E vuole farlo nel modo più cruento e spietato possibile. Sevizie, torture, decapitazioni o esecuzioni di massa, pescando possibilmente nel mucchio, per coglierci, sorprenderci nei nostri momenti di vita più disparati. I suoi gesti, i suoi movimenti sono previsti, automatici, pensati e ripensati più volte. Perché sa bene, è consapevole di avere poco tempo per realizzare il suo piano di morte, abituato com’è a vivere con il fiato sul collo. La tecnica è sempre la stessa, il metodo pure, con un repertorio di tragici simboli ormai a noi noti, conosciuti: un camion, un tir lanciato a velocità folle, un mitra, una cintura esplosiva.
All’improvviso spunta una mano decisa, quella di un uomo, che si presenta, si materializza e irrompe indisturbato, sicuro di sé sulla scena dove le persone si parlano, si scambiano gesti, emozioni. Il luogo, manco a dirlo, è affollato, c’è vita. La sua logica, il suo senso della vita è questo, consegnare subito il suo messaggio di morte a chi da li a poco cesserà per sempre di vivere.

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